Presentazione

Obiettivi formativi

Lo studio e la valutazione clinico-strumentale delle patologie vascolari degli arti inferiori, quale che ne sia l’origine ed il distretto interessato, arterioso, venoso, linfatico o misto, non può prescindere dalla considerazione dei complessi rapporti con l’apparato muscolo-scheletrico e con le problematiche posturali ad esso connesse. La corretta articolarità, la deambulazione, la stessa efficacia respiratoria, la presenza di comorbilità locali o sistemiche, per non parlare di sovrappeso, obesità, sedentarietà, sono tutti fattori che possono determinare o influenzare pesantemente la gestione e la prognosi. Il corso si prefigge lo scopo di fornire agli operatori sanitari conoscenze a mezzi per poter considerare e valutare appieno le varie interazioni per poter affrontare in maniera “olistica” il Paziente vascolare.

Programma

MODULO DIDATTICO 1 - IL PIEDE VASCOLARE: ARTERIE VENE E LINFATICI

AUTORE: GUIDO ARPAIA

Abstract: Il piede vascolare è una sfida diagnostica non indifferente anche per lo specialista esperto. La complessità della struttura, i carichi di lavoro, la possibile concomitanza di patologie differenti rendono spesso difficile attribuire ad una struttura od all’altra la causa delle sintomatologie accusate e spesso è necessario affrontare problemi differenti per ottenere risultati terapeutici. Numerose patologie vascolari possono interessare il piede, dalla claudicatio distale, alle complicanze della insufficienza venosa avanzata, al linfedema che vede nelle lesioni cutanee distali la porta d’ingresso di infezioni.

 

MODULO DIDATTICO 2 - L’INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA

AUTORE: GUIDO ARPAIA

Abstract: La diagnosi di insufficienza venosa è probabilmente la più frequente ed abusata tra quelle riguardanti gli arti inferiori. Qualsiasi sintomo o segno viene quasi automaticamente attribuito alle vene con la conseguente indicazione, spesso scorretta ad indagini strumentali eco-color-Doppler.

Per fortuna nella maggior parte dei casi non ci si trova di fronte a malattie ma a situazioni funzionali minori per le quali le modifiche degli stili di vita potrebbero rappresentare l’unica terapia utile ed efficace, Solo raramente la malattia progredisce ed esprime quadri complessi e forieri di peggioramento soprattutto della qualità della vita piuttosto che della quantità. Fondamentale comprendere a fondo quanto patologie che comportino alterazioni della postura, peggioramento della deambulazione e sovraccarico ponderale possano influenzare negativamente la clinica e la prognosi

 

MODULO DIDATTICO  3 - PATOLOGIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO: LE MALATTIE DELLE ARTERIE

AUTORE: GUIDO ARPAIA

Abstract: Diabete Mellito, dislipidemie, ipertensione, fumo di sigaretta, familiarità, sesso maschile, età…quali e quanti sono i cosiddetti fattori di rischio vascolare! Tutti pensiamo a infarto miocardico, angina ed ictus cerebrale ma ben pochi alla arteriopatia obliterante degli arti inferiori, spesso asintomatica ma facilmente individuabile, a volte causa della “malattia delle vetrine”.

La sola stessa presenza di una arteriopatia, ancorché asintomatica, rappresenta un altissimo rischio per ogni altra complicanza vascolare e da indicazione ai trattamenti farmacologici più aggressivi. Ma le sue stesse complicanze, ischemia critica, ulcere ischemiche per non parlare del piede diabetico, che troverà spazio autonomo di trattazione, sono anticamera della amputazione, purtroppo ancora troppo frequente.

 

MODULO DIDATTICO 4 - IL LINFEDEMA

AUTORE: RINALDO CALDIROLA

Abstract: per poter comprendere la patologia linfedema è indispensabile conoscere l’anatomia e la fisiologia del sistema linfatico. Accanto a questi aspetti, la clinica e la diagnostica per immagini contribuiscono a definire i contorni del quadro patologico per poter poi scegliere la terapia adeguata. Infatti, l’utilizzo delle diverse tecniche di trattamento non può prescindere da una corretta diagnosi in quanto esistono molteplici tipologie di edema che richiedono trattamenti completamente diversi tra loro. Nel linfedema si utilizza la cosiddetta “Complex physical therapy” che, come dice il nome stesso è l’associazione di più tecniche. Fondamentale è inoltre la prevenzione del linfedema, in quanto pochi accorgimenti della vita quotidiana possono prevenire l’insorgenza di complicanze infettive, le quali possono sviluppare o aggravare l’edema.

 

MODULO DIDATTICO 5 - DIAGNOSI DIFFERENZIALE DEGLI EDEMI DEGLI ARTI INFERIORI

AUTORE: GUIDO ARPAIA

Abstract: un arto inferiore “gonfio” o, peggio, due arti inferiori “gonfi”: quali le cause? Ne sono state individuate più di 30 differenti! Questa è la sfida diagnostica che si trova ad affrontare il Medico che si trovi di fronte ad un Paziente con questo segno clinico.

Il problema è nell’arto interessato, in entrambi? La causa è locale o sistemica? Altre patologie di cui soffre ne possono essere origine o concausa?

Tutte domande cui il Medico esperto può rispondere anche con la sola accurata visita preceduta da una anamnesi approfondita. La disponibilità di un ecografo, nuovo e sofisticato “fonendoscopio” del medico moderno ed aggiornato, consente di porre diagnosi già al letto del Paziente consentendo un approccio tempestivo e mirato.

 

MODULO DIDATTICO 6 - I PROBLEMI POSTURALI ED IL COINVOLGIMENTO DEL PIEDE

AUTORE: ANDREA LAURIA

Abstract: le disfunzioni vascolari e linfatiche possono spesso presentare una stretta relazione con la gestione degli assetti posturali da parte dell’individuo. Si tratta delle così dette flebopatie funzionali, o deficit vascolari di natura funzionale.

La necessità di instaurazione di compensi muscolo-scheletrici a causa di disarmonie posturali può infatti condurre il soggetto coinvolto alla strutturazione di un ipertono muscolare a differenti livelli comportante una cattiva funzionalità dell’attività di pompa muscolare.

La conseguenza più diretta è l’insorgenza di deficit nel ritorno venoso e linfatico per il cui trattamento è necessario un approfondito studio delle cause di origine posturale.

Oggi è per fortuna possibile studiare nel dettaglio tali aspetti grazie all’impiego di soluzioni strumentali capaci di oggettivizzare ogni aspetto posturometrico, consentendo in questo modo di progettare percorsi terapeutici multidisciplinari su misura del paziente.

 

MODULO DIDATTICO 7 - LE MANIFESTAZIONI DELLE PROBLEMATICHE MUSCOLO-SCHELETRICHE DEL PIEDE

AUTORE: GIUSEPPE CASTOLDI

Abstract: Il piede umano è una struttura anatomica molto complessa che letteralmente sostiene tutto il nostro peso negli anni ma che ci permette anche una grande mobilità. Per un corretto inquadramento delle problematiche a carico del piede, un buon esame clinico può integrare i dati

raccolti attraverso l’anamnesi ed assistere l'esaminatore nel fare la diagnosi di eventuali problemi, a volte con l’ausilio di accertamenti strumentali.

In questo modulo saranno affrontate le principali patologie e deformità del piede, ma anche le conseguenze dei traumatismi, con indicazione ai trattamenti più idonei.

 

MODULO DIDATTICO 8 - LA MALATTIA DEL PIEDE DIABETICO

AUTORE: VERONICA VILEI

Abstract: la malattia del piede diabetico è tra le complicanze più gravi del diabete mellito. È una fonte di grandi sofferenze e costi finanziari per il paziente e rappresenta anche un notevole onere per la famiglia del paziente, gli operatori sanitari e le strutture e la società in generale. Le strategie che includono elementi di prevenzione, educazione del paziente e del personale, trattamento multidisciplinare ed un attento monitoraggio possono ridurre il carico della malattia del piede

Il tasso di incidenza di ulcera nel corso della vita di un pz diabetico va dal 19 al 34%. Dopo la guarigione il tasso di recidiva è il 40% entro l’anno e il 65% entro 3 anni. Pertanto, la prevenzione è fondamentale per ridurre i rischi per il paziente e gli oneri per la società

 Sebbene sia la prevalenza che lo spettro della malattia del piede diabetico varino nelle diverse regioni del mondo, i percorsi dell’ulcerazione sono simili nella maggior parte dei pazienti. Queste ulcere spesso derivano da una persona con diabete che presenta contemporaneamente due o più fattori di rischio, con neuropatia periferica diabetica e PAD che di solito giocano un ruolo centrale. La neuropatia porta a un piede insensibile e talvolta deformato, che spesso causa un carico anomalo del piede. Nelle persone con neuropatia, traumi minori (p. es., causati da scarpe inadatte o da lesioni meccaniche o termiche acute) possono precipitare l’ulcerazione del piede. La perdita della sensazione protettiva (LOPS), le deformità del piede e la mobilità articolare limitata possono causare un carico biomeccanico anomalo del piede.

L’arteriopatia periferica, generalmente causata da aterosclerosi,è presente fino al 50% dei pz con ulcera del piede diabetico. La PAD è un importante fattore di rischio per amputazione degli arti inferiori. Una piccola percentuale di ulcere dei piedi nei pz con PAD è puramente ischemica.

Informazioni

Obiettivo formativo

10 - Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute – diagnostica – tossicologia con acquisizione di nozioni tecnico-professionali

Mezzi tecnologici necessari

  • Microsoft Edge, Firefox, Safari, Chrome tutte le versioni aggiornate
  • Scheda audio
  • Scheda video e monitor con risoluzione minima 1024x768 pixel

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Procedure di valutazione

Test di apprendimento alla fine di ogni modulo, a risposta multipla e a doppia randomizzazione.

Sono consentiti massimo 5 tentativi per il superamento di ogni singolo test, come previsto dalla normativa Agenas ECM vigente.

Certificato crediti ECM - per ottenere i crediti attribuiti è necessario:

- completare il percorso formativo;

- superare tutti i test di apprendimento validi se il 75% delle risposte risulta corretto;

- compilare la scheda di valutazione del corso (qualità percepita);

- scaricare l'attestato e il certificato

Responsabili

Responsabile scientifico

  • Dott. Guido Giuseppe Arpaia
    Ematologia Clinica e Laboratorio; Angiologia Medica. Libero professionista; già Direttore di Medicina Interna ASST-Brianza
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Docente

  • Dott. Guido Giuseppe Arpaia
    Ematologia Clinica e Laboratorio; Angiologia Medica. Libero professionista; già Direttore di Medicina Interna ASST-Brianza
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  • RC
    Dott. Rinaldo Caldirola
    Azienda Ospedaliera di Lecco Presidio di Merate
  • GC
    Dott. Giuseppe Castoldi
    Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dir. UO Complessa Ortopedia e Traumatologia, ASST Vimercate.
  • AL
    Dott. Andrea Lauria
    Direttore didattico C.d.L. in Tecniche Ortopediche, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Pavia.
  • VV
    Dott.ssa Veronica Viel
    U.O.S.D. Malattie Endocrine del ricambio e della nutrizione

Tutor

  • Dott. Guido Giuseppe Arpaia
    Ematologia Clinica e Laboratorio; Angiologia Medica. Libero professionista; già Direttore di Medicina Interna ASST-Brianza
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Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

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  • Medicina fisica e riabilitazione
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